La classe energetica è diventata obbligatoria in tutti i nuovi elettrodomestici per informare i consumatori sui consumi energetici, i costi e gli impatti ambientali delle macchine prima dell’acquisto. In questo modo potete stimare quanto vi costa un frigorifero, non solo all’acquisto, ma in tutta la sua vita utile: se di classe A consuma la metà di un altro in classe D o E, una differenza di 100 kWh all’anno. Con il prezzo dell’energia medio 2023 significa 25 euro. In 10 anni 250 euro.
In bella evidenza sull’etichetta trovate le bande colorate dalla A alla G, affiancate dall’indicatore nero della classe di consumo: la A consuma pochissimo, la G troppo. Dal 2022 è entrata in vigore in tutta Europa la nuova etichetta, perché in vent’anni gli elettrodomestici sono diventata tutti più economici e si erano moltiplicate classificazioni poco chiare (come A++ oppure AAB, ecc). Ora dovreste trovare solo lettere.
Oltre alla classe, tutte le etichette devono riportare i consumi annuali stimati (per un uso medio) espresso in kWh. Nella parte alta si trova il codice QR, il nome del produttore e il modello.
Le etichette cambiano in funzione dell’elettrodomestico: per esempio l'etichetta delle lavatrici per uso domestico è divisa in 4 settori. Dopo il nome e il codice QR e le frecce della classe energetica nel terzo settore trovate il consumo ponderato di energia per 100 cicli del programma eco a 40 o 60 gradi. Nel quarto settore vengono forniti dati tecnici tramite pittogrammi, inclusi la capacità (kg biancheria), il consumo d'acqua, la durata del programma, la classe di centrifugazione, il rumore e il numero del Regolamento delegato.
La scelta di elettrodomestici con classi energetiche superiori è un investimento a lungo termine e non è detto che convenga sempre la classe A: dipende dall’uso che ciascuno prevede. In genere frigoriferi e congelatori, che sono sempre accesi, la scelta di classe A o B è cruciale per ridurre i consumi. Per le lavatrici o lavastoviglie dipende molto dall’uso che se ne farà, dal numero dei famigliari, dei bambini in famiglia.
I climatizzatori e le pompe di calore (per il riscaldamento) hanno consumi elevati, quindi devono essere ad alta efficienza per garantire di risparmiare energia. Quindi è importante prestare attenzione alla temperatura impostata: le norme d’igiene suggeriscono 19-20 gradi in inverno e non meno di 26-28 gradi in estate con il 50-60% di umidità relativa.
Attenzione al forno per cucinare: usarlo con parsimonia e scegliere modelli efficienti.
Pagare di più per una classe energetica maggiore è conveniente soprattutto per gli elettrodomestici che consumano e si usano di più. Questo il criterio quida per leggere con attenzione l’etichetta, per risparmiare energia non solo all’acquisto, ma anche negli anni e ridurre l’impatto ambientale (sul clima) e sulla propria qualità della vita: pensate ad esempio al rumore.
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